Dettaglio Evento

il:sabato 13 maggio 2023

 

 

La malattia dei piccoli vasi cerebrali I'espressione malattia dei piccoli vasi cerebrali (CSVD) si riferisce a un gruppo di patologie, con eziologie e patogenesi multifattoriali, che vedono coinvolti i piccoli vasi cerebrali: arteriole, venule, capillari, sia della sostanza bianca che di quella grigia. La CSVD è responsabile del 20% –30% dei casi di ictus ischemico; ma anche di una percentuale considerevole di emorragie cerebrali ed è spesso associata a deterioramentocognitivo, fino a quadri conclamati di demenza. La CSVD può essere nosograficamente classificata secondo vari criteri: patologici, radiologici, clinici e genetici. Dal punto di vista etiopatogenetico si riconoscono essenzialmente due tipi di CSVD: amiloide e non amiloide correlati. Le caratteristiche di neuroimaging consistono in iperintensità della sostanza bianca (WMH), dilatazione degli spazi perivascolari (EPVS), lacune, infarti sottocorticali, micro-sanguinamenti e atrofia cerebrale. Alcuni ricercatori, sulla base dei quadri di MRI, includono nella CSVD alcune entità patologiche specifiche come la malattia di Binswanger, la leucoaraiosi, i micro-sanguinamenti cerebrali (CMB) e gli ictus lacunari. La CSVD è stata riconosciuta come una patologia dinamica dell'intero cervello e sono stati introdotti sistemi per valutare il carico totale della malattia mediante le immagini di Risonanza magnetica. Le manifestazioni cliniche sono eterogenee e si possono osservare: INFARTI CEREBRALI SILENTI di riscontro accidentale mediante esami neuroradiologici, specialmente nelle persone anziane. Si calcola che il 25% delle persone di età superiore agli 80 anni ha avuto almeno un ictus silente. FORME ACUTE che si manifestano come ictus lacunare ischemico o come emorragia intracerebrale. FORME CRONICHE che si manifestano essenzialmente con il deterioramento cognitivo progressivo (da quello lieve, alla demenza sottocorticale) e con sintomi neurologici motori la cui progressione può determinare la perdita di indipendenza ed il ritiro sociale del paziente. Esistono infine forme sporadiche e genetiche. L'angiopatia cerebrale amiloide correlata (CAA), una forma di CSVD, può essere sporadica o geneticamente determinata ed è la seconda causa più comune di emorragia cerebrale, dopo quella dovuta ad ipertensione arteriosa. Essa può contemplare anche ictus ischemici e disturbi cognitivi. Una forma sempre geneticamente determinata è la sindrome CADASIL, descritta per la prima volta da Van Bogaert nel 1955 come una forma familiare della malattia di Binswanger. La sindrome è dovuta a mutazioni del gene NOTCH sul cromosoma 19 ed ha alcune peculiarità cliniche. Nell’ambito del convegno verranno discussi gli aspetti clinici, quelli neuroradiologici, i meccanismi etiopatogenetici e gli approcci terapeutici alla malattia.

5,0

crediti

ECM

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Erogato da Inviare

dura ore:

5
Segreteria
Medis
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Si terrà presso
Sede:
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Sessioni in cui il corso è suddiviso

Sessioni Obbligatorie

Sessione unica



Relatori

Responsabili Scientifici

CognomeNomeQualifica
NAPOLETANORosaResponsabile SSD Stroke UNIT A.O.U Salerno
SANTOROLucioUniversità degli Studi di Napoli "Federico II" - Napoli

Relatori e Moderatori

CognomeNomeQualifica
BARONEPaoloDocente di Neurologia Dipartimento Medicina e Chirurgia Università di Salerno
CUOMOTeresaP.O. Umberto I - Nocera Inferiore (SA)
DAMBROSIOLilianaAOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona - Salerno
MANTOAndreaP.O. Umberto I - Nocera Inferiore (SA)
RAGNOMicheleOspedale Madonna del Soccorso - S. Benedetto del T. (AP)
SALERNOGiuliouniversità degli Studi di Salerno
SAPONIERORentoAOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona - Salerno
https://www.ordinemedicisalerno.it/web/