Gli antibiotici ogni anni ci aiutano a prevenire milioni di morti rappresentando ad oggi lo strumento principale per il trattamento delle infezioni batteriche. Purtroppo, però, l’uso eccessivo e a volte non appropriato di questo validissimo strumento, sommato a pratiche comuni come l’automedicazione, cui spesso si sottopongono arbitrariamente i nostri pazienti, sta determinando nel tempo una diminuzione della loro efficacia e lo sviluppo sempre più frequente di fenomeni di farmacoresistenza. Si stima che, se non si interverrà tempestivamente, entro il 2050 oltre 10 milioni di persone ogni anno potrebbero morire a causa di infezioni batteriche non più responsive ai comuni antibiotici o per la formazione di nuovi super batteri. Nel nostro Paese l’antibiotico resistenza impatta negativamente non solo sulla qualità della vita ma anche sulla sopravvivenza dei pazienti, basta pensare che nella sola Europa l’antibiotico resistenza è responsabile del decesso di circa 33.000 persone, di cui 11.000 solo in Italia, con un costo sanitario e perdita di produttività stimato intorno ad 1,5miliardi di euro l’anno. Tra le strategie da mettere in atto, per arginare questa problematica di rilievo mondiale, troviamo l’adozione di un “Antibiotic Stewardship Program” che guidi tutti gli operatori sanitari, e non solo, sull’uso consapevole degli antibiotici. Tale programma, basato sulle evidenze scientifiche, consente l’utilizzo ottimale degli antibiotici per quanto riguarda la scelta della molecola (prima e seconda scelta e alternative), il dosaggio e via di somministrazione più appropriati e con più basso rischio di selezione di batteri resistenti. Da qui l’importanza di ben comunicare e ben formare medici e personale parasanitario per un’efficace attuazione dell’Antibiotic Stewardship Program in accordo anche con il nuovo piano del Ministero della Salute per il contrasto all’antibiotico resistenza (PNCAR 2022-2025). Tali motivi sommati alle nuove esigenze di salute dei nostri pazienti soprattutto quelli cronici, ci impongono una riflessione importante sul dovere di utilizzare bene tutte le armi a nostra disposizione, per cercare di trovare sempre più risposte e per affrontare le sfide che ci attendono.